Grazie alla sua storia millenaria, Marano Lagunare può vantare un ricchissimo bagaglio di tradizioni, alcune uniche nel loro genere, che colorano gli appuntamenti ricorrenti nel calendario del piccolo comune friulano.

In altre parole esistono qui riti e celebrazioni che sono un unicum nella zona del nord-est e, in alcune circostanze, d’Italia: un ulteriore motivo per scoprire il borgo costiero, così poco toccato dal turismo.

La festa di San Vio

Celebrata il 15 giugno, “San Vio” sta per “San Vito”, uno dei patroni di Marano. La festa prevede l’uscita in barca in massa, per arrivare a deporre una corona in ricordo dei morti in mare. La processione prosegue tornando a terra, al Cimitero, e riprendendo poi la direzione della Chiesa di San Martino, dove si celebra una messa all’ora dei Vespri. La celebrazione religiosa è accompagnata da due giorni di festa popolare, con cibo di strada, balli e musica dal vivo.

Il Capodanno

Per lo più si svolge come in qualunque altro comune d’Italia, ma l’antica tradizione maranese prevede che la banda del paese si esibisca intorno alle 4 del mattino. Negli ultimi anni l’esibizione è stata spostata a metà mattinata del 1 gennaio, perdendo la particolarità della celebrazione.

La Triennale

Non si tratta di una manifestazione d’arte ma di una processione che si svolge ogni tre anni, in onore della Beata Vergine della Salute. Ricerche storiche indicano che questa festa è stata importata direttamente da Venezia e risale appunto all’epoca della dominazione della Serenissima su Marano.

Ha luogo il 15 agosto e prevede che una barca col solo clero a bordo, insieme a una statua della Madonna, lasci la città per farvi ritorno a

notte inoltrata, dove viene accolta da una impressionante esibizione di fuochi d’artificio e dai fedeli che sui moli sono riuniti in preghiera.

A queste feste si abbinano e si accompagnano diverse sagre paesane, che comprendono l’importante Sagra del Pesce o la simile “Fasolari in Festa”, dedicata all’ottimo mollusco.